Questo articolo è apparso sulla rivista: Biblioteche scolastiche, n.1, 2001, Editrice Bibliografica. Si ringraziano Editrice Bibliografica e Paola Zannoner per il permesso di riproduzione.

Per un uso creativo degli spazi

Attività nella bibliomediateca

 

di Paola Zannoner

 

 

Organizzazione dello spazio in base alle attività

 

Per avere un'idea immediata delle diverse attività che competono ad una biblioteca scolastica, le riportiamo in una mappa: (v. Figura 1) in cui possiamo distinguere sezioni specifiche, collegate ai diversi obiettivi e servizi che competono alla struttura. In base alle attività che prevediamo, potremo destinare alcuni spazi specifici e prevedere l'organizzazione modulare di arredi e materiali.

 

disegno 1

 

Il luogo dell'accoglienza

Senz'altro il primo, importantissimo luogo di comunicazione è l'ingresso della biblioteca, luogo dell'accoglienza e dello scambio, ma anche e soprattutto dell'informazione. Chi entra per la prima volta non soltanto ha la necessità di capire l'organizzazione della struttura (per cui è prevedibile una segnaletica visibile e chiara, con cartelli colorati e la pianta della biblioteca con le sezioni ben evidenziate), ma sarà favorevolmente colpito dalla presenza di messaggi e di notizie che restituiscono l'idea di uno spazio vissuto. Un esempio è fornito dalla bacheca con i messaggi dei lettori, magari inseriti dentro fumetti, come si vede nella Figura 2.

 

disegno 2

 

Un altro veicolo di comunicazione è la bacheca. con la «top ten» dei libri più prestati, sull'esempio degli espositori dei «libri più venduti» come troviamo nelle librerie o negli autogrill. Possiamo costruirla in modo tale da renderla più informativa: sotto alle immagini di copertina metteremo brevi descrizioni del libro, per fornire un'indicazione di massima al lettore, come mostra la Figura 3.

 

disegno 3

 

Per quanto riguarda poi la postazione del bibliotecario, alla classica scrivania è meglio sostituire un bancone, un po' come quelli che troviamo negli uffici di informazione turistica, con nicchie in cui si mettono volantini e depliant di attività da tenere a portata di mano. E se lo spazio lo consente, meglio ancora un bancone a semicerchio collocato al centro della stanza, l'evidente punto di riferimento della struttura, il suo «ombelico».

 

I laboratori

Una biblioteca scolastica multimediale dovrà prevedere l'organizzazione e lo svolgimento periodico di laboratori incentrati su ciò che la biblioteca possiede e promuove: il libro, l'illustrazione, la storia narrata, l'accesso a informazioni, la ricerca, la consultazione. Più avanti vedremo nel dettaglio quali attività la biblioteca scolastica può organizzare per la promozione del libro e per la lettura. Qui preme ricordare come per un laboratorio sia necessario uno spazio in cui i bambini possano lavorare in modo confortevole, possano dipingere, ritagliare, scrivere, costruire. A tale proposito sarà utile un tavolo grande e vari sgabelli in modo da poter accogliere una ventina di bambini alla volta.

 

Spazio di lettura per gruppi

Nella nostra biblioteca vi saranno appuntamenti fissi di lettura e racconto di storie, per quella promozione alla lettura di cui parleremo approfonditamente in seguito. Per tale attività, che di solito si svolge per gruppi-classe, utilizzeremo lo spazio principale della biblioteca, tra i libri, facendo sedere i bambini su cuscini, in cerchio, in modo da proporre una modalità ricettiva diversa da quella strutturata dell'aula. Per i ragazzi più grandi, la posizione a terra è meno adatta, per la minore disinvoltura data dall'età e dalla coscienza del corpo; allora è consigliabile l'uso di sgabelli o di sedie sistemate sempre in un circolo che include il lettore-narratore.

Infine, possiamo prevedere momenti di lettura o di presentazione di libri per gruppi di adulti (docenti, genitori): possiamo allora utilizzare l'aula laboratorio, per far sedere gli adulti intorno all'unico grande tavolo, insieme al relatore, come in una conversazione conviviale in cui si «assaggiano» i diversi libri.

 

Lo spazio della formazione

Lo spazio dell'aggiornamento e della formazione potrà avere collocazione varia: gli incontri con gli esperti si possono organizzare nel laboratorio, soprattutto se i corsi hanno carattere pratico; corsi sulla lettura e sull'animazione al libro si possono realizzare a diretto contatto con i libri, in modo che il relatore o l'animatore attinga direttamente dagli scaffali per mostrare dove e come si possono scegliere i testi per lavorare con i bambini. Naturalmente, questo tipo di aggiornamento si può pensare per piccoli gruppi di adulti (10-15 persone). Altro è l'incontro con l'esperto o con l'autore, che prevede una partecipazione più alta. Allora la biblioteca dovrà trasformarsi in una sorta di auditorium in cui collocheremo sedie in semicerchio di fronte al «relatore».

 

Le attività della biblioteca scolastica

Informazione sull'uso della biblioteca

Non c'è dubbio che, tra le principali attività, vi sia quella orientativa e informativa sul funzionamento stesso della biblioteca: è indispensabile che la prima visita da parte di una classe sia organizzata come una sorta di lezione-percorso, in cui viene illustrata la struttura della biblioteca, le sue sezioni, il catalogo, la gestione del prestito, la ricerca, in modo che i piccoli utenti possano farsi un'idea precisa di questo luogo e di ciò che in esso è contenuto.

La visita avrà successo quanto più noi bibliotecari la renderemo particolare: uno dei giochi base che si propongono per questo primo approccio alla biblioteca è quello della caccia al tesoro, organizzata in modo da far orientare i ragazzi tra gli scaffali. Da un titolo famoso all'accenno ad un personaggio celebre, da una guida turistica ad un atlante, i bambini potranno capire come sono sistemati i libri, dove si trova la narrativa e dov'è collocata la divulgazione, alla ricerca del tesoro che sarà... un libro.

Un altro gioco che si propone ai bambini è quello suggerito da Eros Miari nel suo A che libro giochiamo? (Mondadori, 1999): diamo ai bambini un elenco di cose, molte delle quali si possono trovare nella biblioteca e chiediamo loro di cancellare le voci che non sono presenti. Questo permetterà loro di esplorare la biblioteca e rendersi conto di quanti e quali prodotti culturali vi sono contenuti. Un elenco può essere il seguente:

- fumetti

- riviste

- racconti

- atlanti

- fiabe

- cd

- videocassette

- quadri

- banchi

- cd-rom

- libri illustrati

- diapositive

- libri in inglese

- sassofoni

- musicassette

- manuali di fai-da-te

- martelli e chiodi

- riviste

- abiti

- guide

- dizionari

- biglietti del treno

- libri d'arte

- poesie

- schede del telefono

Un altro modo per comprendere e ragionare intorno all'organizzazione dello spazio in una biblioteca è quello «progettuale» che proponiamo nella Figura 4. Questa esercitazione può essere proposta sia ai bambini che ai ragazzi un po' più grandi.

 

disegno 4

 

Attività di promozione del libro

Si tratta di una delle principali attività della biblioteca. La promozione del libro passa anzitutto sul suo riconoscimento come oggetto, sulla sua composizione, sui suoi elementi caratteristici. Per questa sezione di attività possiamo organizzare laboratori che coinvolgono i bambini e i ragazzi nel lavoro bibliotecario.

Possiamo perciò distinguere:

1. attività espressivo-manuali quali:

- costruzione di libri semplici

- costruzione di libri particolari (pop-up, con finestre, dì materiali vari, sagomati ecc.)

2. attività più squisitamente biblioteconomiche:

- attività di catalogazione con i bambini

- attività di classificazione con i bambini

- attività di schedatura

3. attività di animazione quali:

- invenzione di titoli e di immagini di copertina

- impostazione grafica di una copertina

 

Attività espressivo-manuali

La costruzione di libri può essere un divertente approccio all'oggetto per i bambini più piccoli. Gli esempi di questi laboratori sono forniti da Maria Pia Alignani nel suo Guida pratica per fare libri con i bambini (Sonda, 1999). Basandosi sul lavoro dello studioso inglese Paul Johnson, l'autrice mostra come da semplici fogli di carta di formato standard A4 possiamo, attraverso piegature e tagli, realizzare, libretti a fisarmonica (che dunque non hanno bisogno di legatura e colla).

Il laboratorio può essere molto interessante se svolto a tema: i libri pop up, ad esempio. Osservandone la costruzione, possiamo realizzarne di originali su fiabe famose. Un altro «gioco» sul libro può essere fatto sui materiali possibili: cartone e plastica, ma anche stoffa, polistirolo, gomma ecc., magari intitolando ogni opera «il libro più...» e gli aggettivi qui possono essere «resistente, leggero, riciclabile, naturale....»

Al lavoro manuale è importante unire il lavoro intellettuale di coerenza del racconto: prima di tutto scegliere una storia, quindi svolgerne il filo del racconto attraverso le pagine, in modo da imparare ad utilizzarle al meglio (se sono solo otto condenseremo in alcune immagini fondamentali, se sono di più potremo distendere testo e immagini).

 

Attività di tipo biblioteconomico

Sono molti gli esempi di schedatura, classificazione e catalogazione fatta insieme ai bambini. È utilissimo che i bambini si misurino con il mestiere del bibliotecario. Tra gli esempi di come si possa classificare i libri, produrre schede, elaborare un catalogo, vi sono quelli forniti da Fulvio Panzeri nel suo La biblioteca in classe (Editrice Bibliografica, 1994). Da questo saggio possiamo trarre moltissimi suggerimenti pratici. Naturalmente possiamo avvalerci del computer per le attività di classificazione, schedatura e catalogo, avvicinando maggiormente il lavoro a quello del bibliotecario. Il computer ci servirà per l'utilizzo di immagini, grafica, caratteri, tabelle nella classificazione, e vi potremo elaborare una «maschera» che servirà per la schedatura, m cui inseriremo i seguenti «campi», scelti tra quelli presenti nella scheda del software Winiride (distribuito dalla BDP e utilizzato nelle biblioteche scolastiche).

Esempio: maschera per la schedatura

autore:

titolo:

illustratore:

traduttore:

città di edizione:

casa editrice:

anno di edizione:

abstract:

Per la parte riguardante l'abstract, sarà utile far esercitare i nostri bibliotecari in erba su come si realizza. Sono poche righe che dovrebbero sintetizzare l'argomento del testo, senza fornire commenti critici. L'abstract corretto, cioè, deve essere descrittivo, non valutativo del libro m questione. Cercheremo perciò di definire alcuni criteri base per la schedatura di un racconto.

L'abstract può essere al massimo di otto righe

- prima riga: chi è il protagonista

- seconda riga: dove ci troviamo (ambiente sociale ecc.)

- terza e quarta riga: che cosa fa o fanno il/i personaggio/i (su cosa si basa la vicenda)

- quinta a sesta riga: che cosa succede nel corso del racconto

- settima riga: come ai conclude

- ottava riga: una nota sulle illustrazioni (se sono a colori, in bianco e nero, se danno un'immagine particolare della storia, se aiutano a comprendere la vicenda ecc.)

 

Attività di animazione

È la prima fase di approccio ludico al libro come oggetto da osservare nella sua composizione grafica per comprenderne la struttura comunicativa. Iniziamo con l'esplorazione:

- com'è fatta la copertina (rigida, in brossura)

- dov'è posizionato il titolo

- dove si trovano il nome dell'autore e dell'illustratore

- quale tra questi tre dati è quello più in evidenza

- quali altri dati possiamo ricavare dalla copertina (editore, collana, fascia d'età, sintesi della storia, informazioni sull'autore)

- quali colori sono stati usati

- che cosa rappresenta l'immagine di copertina e che cosa comunica

Con in mano questa sorta di griglia, possiamo provare a fare una copertina, lavorando su un foglio bianco (ad es. uno di formato A4). Racconteremo una breve storia ai bambini, poi chiederemo loro di inventare un titolo che colpisca: non dimentichiamoci che il libro deve attrarre! Oltre al titolo dovremo scegliere un'immagine che sia accattivante, che faccia capire già di che si tratta, che offra una chiave di accesso alla lettura... Una volta definito il titolo e l'illustrazione della copertina, chiederemo ai bambini di «studiare» la grafica scegliendo i colori, i caratteri tipografici le posizioni e le grandezze delle parole, la posizione dell'immagine e tutto quanto dovrebbe stare in una copertina. Possiamo rifarci ad una collana esistente, ma possiamo anche stimolare i bambini dicendo loro che dobbiamo inventare una nuova collana, originale, di formato tascabile.

 

Attività di promozione della lettura

La promozione della lettura non è da confondere con la conoscenza dell'oggetto libro, fase preliminare, che considera il supporto ma non il contenuto. Purtroppo tra le due attività permane una certa confusione cosicché si sente parlare di «progetti lettura» i cui obiettivi in realtà sono i libri come contenitori e supporti.

La promozione della lettura parte dalla conoscenza delle storie, degli autori, dei generi narrativi, della letteratura e il suo fine è proprio quello di diffondere, far scoprire ed apprezzare quelle storie e quegli autori. Promozione alla lettura significa progetto pedagogico che tiene conto principalmente dei destinatari, dei loro gusti, dei loro bisogni e delle loro resistenze: è un impegno di continuo rinforzo di ciò che si è impiantato. Il nostro lavoro si focalizza sulla motivazione e, a differenza del lavoro didattico, non ha finalità strumentali di apprendimento linguistico o contenutistico. Ciò che invece ci interessa è aiutare il bambino o il ragazzo nella scelta, suggerirgli possibili percorsi di lettura, perché sappia trovare ciò che gli piace e gli serve. Il nostro è un atteggiamento di complicità, non di guida o di sostegno.

 

Finalità della promozione della lettura

L'atto concreto della lettura in biblioteca e attraverso la biblioteca è la finalità che noi bibliotecari ci diamo: essa può essere stimolata da spazi adeguati e arredi piacevoli, dal libero accesso e dall'ampiezza della collezione, ma si impianta attraverso l'acquisizione della competenza della parola e il rafforzamento delle abilità linguistiche e cognitive. Ecco perché è utile proporre un percorso di approccio alla lettura per diversi stadi:

- leggere le immagini

- cominciare a leggere

- leggere nell'età evolutiva

- leggere nell'adolescenza

che a ben vedere, corrisponde ai suggerimenti editoriali che troviamo nelle collane o sui libri.

In questo percorso per livelli successivi possiamo costruire quell'educazione permanente alla lettura che accompagna il bambino nel suo sviluppo di conquista della parola, delle strutture lessicali, del racconto e infine della scrittura come luogo dell'interazione tra testo e lettore. Ma attenzione! Non siamo in classe: noi conquistiamo lettori suggerendo loro le storie, e siamo pronti ad aiutarli ad orientarsi nelle scelte di narrativa e di divulgazione. Non abbiamo il compito di verificare l'effettiva lettura, la comprensione e la riflessione, ne di valutarne l'apprendimento. Non abbiamo item o, meglio, quelli che ci diamo sono diversi da quelli riferiti alla didattica: più liberi nella proposta, svincolati dalla verifica, abbiamo il compito di scegliere i libri che formeranno la nostra collezione, analizzare i bisogni della nostra utenza, raccogliere richieste, aspettative, e forse in parte stimolarne alcune. Abbiamo il dovere di aggiornarci e leggere i libri, e rimanere imparziali di fronte ai gusti e alle richieste dei lettori. Non imporremo mai delle letture perché «funzionali, integrative, trasversali», piuttosto analizzeremo dei fenomeni. Saremo più sociologi che non pedagogisti.

 

Lettura ad alta voce

La lettura ad alta voce è il primo fondamentale approccio alla lettura ed è importante che lo stesso bibliotecario lo proponga alle classi. Naturalmente, cercate di sensibilizzare i colleghi insegnanti affinché quest'occasione non diventi l'ingresso alla camera di tortura degli esercizi d'interrogazione o di riassunto (che cosa avete ascoltato? Riassumete la storia che la bibliotecaria vi ha letto...)

La lettura ad alta voce centra diversi obiettivi:

- migliora l'attenzione e incoraggia l'ascolto

- richiede il rispetto di chi sta leggendo

- fornisce l'esempio di come si legge

- è un momento di condivisione di un'esperienza che supera il concetto di lettura come separatezza e solitudine. Da un punto di vista pedagogico, una concreta esperienza di ricezione creativa condivisa.

Sulla lettura a voce alta vi sono utili indicazioni metodologiche nel libro di Rita Valentino Merletti, Leggere ad alta voce (Mondadori, 1998). Anche nel mio Come si costruisce un percorso di lettura (Mondadori, 2000) sono segnalati alcuni semplici «espedienti di base» per iniziare a misurarsi nella lettura di un testo, Il concetto fondamentale è quello di possedere una buona conoscenza di ciò che leggeremo, per non improvvisare questa attività e non rischiare di essere confusi, precipitosi, approssimativi. Quando si legge ad alta voce senza essere preparati, si rischia di leggere in modo veloce, mangiandosi le parole, si rischia di sbagliare, impaperarsi, e non dare la giusta espressività al testo. Ma una buona lettura ad alta voce è soprattutto una lettura espressiva, chiara, con un minimo di caratterizzazione dei personaggi nei dialoghi e, soprattutto, con l'obiettivo di coinvolgere l'uditorio. E allora: pause, esclamazioni, integrazioni con suoni (sospiri, sbuffi, onomatopee), ritmicità, contribuiranno a dare, corpo alla lettura. Inoltre, non dimentichiamo mai di alzare gli occhi dal libro, guardare gli ascoltatori, ammiccare: cerchiamo di imitare quegli attori che leggono ad alta voce, che mai dimenticano di rivolgersi ai pubblico, di cercarne l'attenzione.

 

La lettura ad alta voce: attività

- Lettura preparatoria del testo

- Rilassiamoci attraverso una respirazione lenta, cadenzata

- Ricordiamo di respirare prima di. ogni frase (prendere il respiro è sentito come una pausa) - Leggiamo senza fretta, con tranquillità

- Concentriamoci sui dialoghi e caratterizziamo i personaggi con voci leggermente diverse

- Costruiamo pause per creare aspettativa

- Cambiamo ritmo di lettura: più veloce in certe parti, più lento in altre

- Integriamo la lettura con commenti (ma senti un po'!) o domande (e adesso che cosa ... succederà?)

- Integriamo con suoni, sbuffi, sospiri,versi onomatopeici; renderanno più divertente la lettura

- Alziamo gli occhi dal testo di tanto in tanto e guardiamo gli ascoltatori Con un pubblico di bambini. piccoli, è molto utile avvalersi delle diapositive: l'attenzione dei piccoli è più viva e si evita di leggere e girare il libro in continuazione per mostrare le immagini. Inoltre, le immagini fotografate restituiscono un impatto di maggior suggestione per le dimensioni che permettono la visione di dettagli e paesaggi, luci, colori. In questo caso, il testo che leggete può essere arricchito da vostre integrazioni di commento e di richiesta d'attenzione: cosa c'è là a destra? E adesso chi arriverà?

Come fare diapositive?

Le diapositive non sono difficili da realizzare: ci vuole una macchina fotografica reflex, un obiettivo 50 mm, una pellicola sensibile (100 ASA), luce diffusa e non diretta (sui balcone, in una giornata luminosa). Si posiziona il libro in piano, per terra. Dall'alto, ci chiniamo sulla pagina finché nell'inquadratura appare l'immagine piena. Mettiamo bene a fuoco e scattiamo con un tempo medio (1/60 o 1/125).

 

Incontri di lettura e di dibattito

La promozione alla lettura passa, oltre che attraverso l'attività di lettura vera e propria al pubblico, anche attraverso momenti di lettura e di scambio di opinioni tra adulti, insegnanti o genitori che siano interessati a conoscere i libri per bambini e vogliano suggerimenti per leggere a casa. Senz'altro la biblioteca può supportare insegnanti e genitori a maturare una personale conoscenza della letteratura per bambini e ragazzi. E lo fa non tanto con la semplice fornitura di bibliografie (certo, ci sarà anche questo servizio), quanto grazie ad attività di incontro, dibattito e scambio, con appuntamenti settimanali o quindicinali. Essi saranno maggiormente stimolanti se vi interverranno esperti. (studiosi, critici, docenti) e operatori del settore editoriale (redattori, curatori di collane, lettori, traduttori ecc.).

Una voce a parte merita l'organizzazione dell'incontro con l'autore, che è importante preparare con cura, alla fine di un progetto lettura incentrato sull'autore in questione. La biblioteca dovrebbe riuscire a superare l'idea superficiale del «conoscere» una persona di «successo», per indirizzare l'incontro verso l'analisi del lavoro, l'approfondimento della scrittura e del suo farsi, i richiami alla letteratura, i percorsi di lettura.

 

Percorsi di lettura in biblioteca

Un percorso di lettura può essere una stimolante proposta che concentra l'attenzione sul patrimonio della biblioteca, sulle sue potenzialità, sul suo uso e sulla sua struttura. A tale proposito, scegliamo un tema particolare, che apparentemente è lontano dall'attività del leggere: lo sport. Possiamo presentarlo con una citazione tratta da Virginia Woolf: «II vero lettore è giovane nella sua essenza. E una persona d'intensa curiosità, piena d'idee, aperta e comunicativa, per la quale leggere ha più il carattere di un vigoroso esercizio all'aria aperta che non quella di studiare al chiuso; egli va avanti per la sua strada, s'arrampica sempre più in alto su per le colline finché l'aria non diventa troppo sottile anche per respirare; leggere per lui non è affatto una ricerca da svolgere a tavolino.» (Virginia Woolf, Ore in biblioteca, in Come si legge un libro, Milano, 1999)

I libri che possiamo raccogliere intorno a questo tema sono, ad esempio:

- Lo Sport, E. Elle, Un libro da scoprire (4-7 anni)

- Colin McNaughton, Partita di pallone, E. Elle Un libro in tasca (5-7 anni - caldo)

- James Stevenson, Le olimpiadi degli animali, Mondadori junior (8 anni)

- Jorge Amado, La palla innamorata, Mondadori junior (8 anni, ma è adatto anche alla fascia successiva - calcio)

- Joe Pestum, Tobi e i diavoli rosa. Panini Ragazzi Le due lune (8-10 anni - calcio)

- Angelo Petrosino, Amore e pallone. Nuove Edizioni Romane (9-10 anni - calcio)

- F. May-P. Zannoner, Il salto più lungo, Giunti. T-Shirt (10-14 anni - atletica leggera)

- Paolo Fallai, Lo chiamavano Diciassette, Mondadori, I Sassolini (9-10 anni - calcio)

- Loriano Machiavelli, Partita con il ladro, Sonda Brivido (9-11 anni - calcio)

- Gary Paulsen, Alla deriva, Mondadori junior avventura (oltre i 12 anni - vela)

- Renzo Giusti, La ragazza sul podio, Giunti GRU under 14 ( 12-14 anni-judo)

- Enrico Brizzi, Paco & il più forte di tutti, E. Elle Coli. I Corti (oltre i 12 anni - caldo)

- Katherine Paterson, Un ponte per Thera-. bithia, Piemme Il Battello a vapore serie arancio oro (10-12 anni - corsa)

- Rich Wallace, Tiri in rete, Bompiani Delfini (oltre i 12 anni - calcio)

- Chaim Potok, Danny l'eletto, Juvenilia (oltre 12 anni - baseball)

In biblioteca però avremo anche le videocassette. In questo caso potremmo far visionare:

Fuga per la vittoria di John Huston; Rocky di John Avildsen; Momenti di gloria di John Huston; Pomi d'ottone e manici di scopa di Walt Disney; Robin Hood di Walt Disney (la partita di rugby, la lotta con i bastoni); Space jam. Il percorso potrà prevedere una mostra di oggetti collegati ai diversi sport quali: palloni e palle di diverso tipo, da quello di cuoio da calcio alla pallina da tennis, racchette, mazze, bastoni, guantoni ecc. Tali oggetti saranno stati reperiti dai ragazzi e per ciascuno di essi possiamo organizzare una ricerca (da dove proviene, quando è stato introdotto, come si usa ecc.).

Ma soprattutto, intorno a questo tema, nello spazio della biblioteca, possiamo organizzare delle vere e proprie competizioni «sportive»:

1. La gara del libro migliore. Facciamo costruire ai bambini un piccolo podio su cui verranno posti il primo, il secondo e il terzo libro migliore, votati dai lettori.

2. Le Olimpiadi della lettura. Possiamo decidere di svolgerle nell'arco di una settimana con gare individuali e gare di squadra. Verranno stabilite anche fasce d'età (ad esempio juniores per il biennio 8-9 anni, top-ten per 10-11 anni, teen-ager per 12-13 anni). I ragazzi devono iscriversi in una, al massimo due discipline sportive.

Nelle gare individuali possiamo inserire:

gara di velocità: chi legge in meno tempo un libro (ma deve anche averlo capito!);

gara di salto: chi riesce a costruire una storia saltando da un libro all'altro. La storia dev'essere coerente!

maratona: chi ha letto il libro più lungo;

tennis: i due sfidanti preparano un elenco di personaggi ciascuno, chi indovina il maggior numero di libri a cui i personaggi appartengono, vince;

nuoto a stile libero: scrivere nel minor tempo possibile la recensione di un libro che si è letto, utilizzando un numero minimo di dieci righe e massimo di quindici. Naturalmente la recensione dovrà avere una sua coerenza e comprensibilità.

Nelle gare a squadra possiamo invece mettere:

basket:due gruppi di cinque ragazzi che si fanno domande reciproche su uno stesso libro. Vìnce la squadra che risponde a più domande. Vanno previste più gare con eliminatorie, fino alla sfida finale;

calcio: due squadre si passano il libro-pallone. Un arbitro fa le domande, la squadra che risponde per prima ottiene il pallone e può fare una domanda alla squadra avversaria: se gli avversar! rispondono, il pallone passa a loro, se non rispondono, la squadra che ha posto la domanda ha fatto gol. Dopo ogni gol il libro torna all'arbitro che fa la domanda per dare il pallone alla squadra che risponde per prima;

staffetta: possono partecipare cinque squadre di cinque ragazzi ciascuna. Ogni squadra parte da un libro e deve trovarne uno attinente (per tema, per personaggi o per lo stesso autore) nella biblioteca, scriverne autore e titolo in una scheda e passarlo al compagno, che dovrà fare altrettanto. Vince la squadra che non solo termina prima, ma che ha segnalato i libri giusti: ad esempio si parte con Lo chiamavano Diciassette di Fallai, il libro successivo potrebbe essere La palla innamorata di Jorge Ama-do, quello dopo ancora Gatto tigrato e Miss Rondinella di Jorge Amado (stesso autore), il successivo Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare di Sepùlveda (il tema del gatto e dell'uccellino che convivono), e infine Occhio al gatto di Silvana Gandolfi (il personaggio gatto);

staffetta 2: partecipano due squadre di cinque-sei ragazzi. Ogni. squadra; deve ripercorrere un romanzo o un racconto attraverso i personaggi (è in pratica un'operazione di sintesi mnemonica). Ad esempio, se la squadra A deve ripercorrere Cappuccetto Rosso (l'esempio ci serve perché si possa capirlo tutti), scriverà in un foglio; Cappuccetto Rosso-Lupo-Nonna-Lupo-Cacciatore. Il percorso di lettura può essere organizzato nel corso dell'anno. Le gare possono svolgersi a fine anno scolastico, in un paio di giorni, con premiazioni finali A questo punto è quasi superfluo suggerire che i premi siano dei libri.

 

Bibliografìa

B. BETTELHEIM - K. ZELAN, Imparare a leggere, Milano, Feltrinelli, 1982.

P. BICHSEL, Il lettore, il narrare, Milano, Marcos y Marcos, 1989.

K. CARDARELLO, Libri e bambini, Firenze, La Nuova Italia, 1995.

E. DETTI, La lettura e i suoi nemici, Firenze, La Nuova Italia, 1998.

S. FABRI, Percorsi di lettura, Milano, Fattrice Bibliografica, 1991.

S. FORNASIERO - S. TAMIOZZO GOLDMANN, Leggere. Come capire, studiare, apprezzare un testo, Bologna, Il Mulino, 1999.

W. ISER, L'atto della lettura, Bologna, D Mulino, 1987.

Il libro sotto il banco, a cura di Luca Ferrieri e Mariagrazia Targa, Milano, Editrice Bibliografica, 1991.

E. MIARI, A che libro giochiamo?, Milano, Mondadori, 1999.

F. PANZERI, La biblioteca in classe, Milano, Editrice Bibliografica, 1994.

D. PENNAC, Come un romanzo, Milano, Feltrinelli, 1993.

R. VALENTINO MERLETTI, Leggere ad alta voce, Milano, Mondadori, 1996.

R. VALEMTINO MERLETTI, Libri per ragazzi: come valutarli?, Milano, Mondadori, 1999.

P. ZANNONER, Come si costruisce un percorsa di lettura, Milano, Mondadori, 2000

 

Questo articolo è apparso sulla rivista:

Biblioteche scolastiche", n.1, 2001, Editrice bibliografica

 

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