Prova invalsi on line 2016-2017, italiano, seconda superiore

Ritiro
Domanda 1

A1. L'autore del testo si propone di


A descrivere i comportamenti delle persone negli scambi quotidiani, nelle comuni conversazioni e nell'uso delle parole
B narrare i momenti di una quotidiana conversazione tra persone che hanno comuni interessi e usano le stesse parole
C esprimere le sue idee sull'uso del telefono in una normale situazione di dialogo e sull'uso delle parole
D sostenere con argomentazioni le proprie idee sull'uso delle parole negli scambi comunicativi

Domanda 2

A2. Completa il testo che segue tenendo in considerazione quanto detto dall'autore.

Scegli la parola corretta da inserire, una sola per ogni spazio, tra quelle suggerite in elenco. Fai attenzione: ogni parola può essere utilizzata una sola volta e cinque parole sono in più.


L'autore vuole definire "l'uso delle parole" come capacità di adeguare il proprio sulla base del in cui ciascuno si trova, dell'interlocutore con il quale per diversi scopi e, soprattutto, delle trasformazioni che si verificano nel di una relazione .

Domanda 3

A3. Quali tra le seguenti affermazioni sono coerenti con quanto si sostiene nel testo?

a) Il "senso comune" è ciò che ci fa sembrare banali e ingenui nella comunicazione

b) Il contesto della comunicazione tra le persone è decisivo nel favorire usi diversi delle parole

c) Ciascuno deve mantenere il proprio modo e stile di parlare senza tener conto dell'interlocutore

d) Gli scambi comunicativi dipendono anche dal ruolo e dalle intenzioni comunicative di ognuno


Domanda 4

A4. Nel brano che segue sostituisci le parole o le espressioni in grassetto scegliendo, nel menù a tendina, quelle vicine nel significato e coerenti col contesto.

Ascoltate uno che parla al telefono e sentirete come cambia tono , accento, linguaggio, secondo con chi parla e secondo l'argomento di cui parla. Con questo voglio dire che raramente ci rendiamo conto di come il nostro uso delle parole sia legato alla temporalità del momento : cioè è legato al momento in cui siamo, al tipo di gioco che stiamo facendo con qualcun altro, e che cambia sempre sul filo del tempo.

Domanda 5

A5. L'autore usa prevalentemente la prima persona plurale per

A sottolineare che il significato delle parole diventa vero nella situazione reale
B dare solennità alle proprie affermazioni
C rivendicare un senso di appartenenza
D dire che il modo in cui usiamo le parole è qualcosa che riguarda tutti

Domanda 6

B1. L'autore fa riferimento a due episodi durante i quali ha visto un gufo, sempre di sera. Nel primo episodio (righe 2-8) la vista del gufo suscita nell'autore


A sensazione di spavento
Vero Falso
B senso del mistero
Vero Falso
C ammirazione
Vero Falso
D meraviglia
Vero Falso
E presentimento di sventura
Vero Falso

Domanda 7

B2. Nel testo c'è una forte opposizione tra la condizione del gufo descritta nel primo episodio e quella descritta nel secondo. Esprimi brevemente con due distinte parole o frasi le opposte condizioni del gufo nei due episodi.

Primo episodio: ..............................................

Secondo episodio: ..............................................

Questa domanda, qui, non sarà valutata.



Domanda 8

B3. L'autore afferma che il gufo "merita veramente il suo nome": a quale nome si

riferisce?


Risposta:

Domanda 9

B4. Nelle due esclamazioni di riga 1 e di riga 23 l'autore usa l'aggettivo "misterioso" per definire il mondo degli uccelli notturni e lo sguardo del gufo. Che cosa vuole sottolineare l'autore con questo aggettivo?

A Il fascino dell'inconoscibile
B La segretezza della vita degli animali notturni
C L'incanto che suscita l'oscurità della notte
D L'estraneità della natura selvaggia

Domanda 10

B5. A quale termine si riferiscono i due -lo di "asservirlo" e "renderlo innocuo" (riga 14)?

Risposta:

Domanda 11

B6. Alla riga 15 il gufo è visto dall'autore come un "idolo". Qual è il significato letterale della parola "idolo"?

A Animale mitologico
B Oggetto o immagine considerati divini
C Venerabile saggio
D Creatura capace di gesti eccezionali

Domanda 12

B7. "lui [il gufo] era stato gettato in quello studio televisivo" (righe 26-27). Con quale intendimento l'autore ha usato qui il verbo "gettare"?

A Sottolineare la violenza che il gufo ha dovuto subire in un luogo e in una situazione a lui estranei
B Mettere in evidenza l'indifferenza dei presentatori per la presenza fuori luogo di un gufo in uno studio televisivo
C Far capire che prima di entrare nello studio televisivo il gufo aveva provato a ribellarsi e quindi vi era stato portato a forza
D Mostrare insofferenza per l'eccessiva presenza di animali nelle trasmissioni televisive

Domanda 13

B8. L'immagine del gufo gettato nello studio televisivo spinge l'autore a riflettere e, per analogia, a pensare alla sorte di


Domanda 14

B9. Il tono del testo diventa via via sempre più

A aggressivo
B ironico
C amaro
D rassegnato

Domanda 15

B10. Con le due espressioni "senza un perché" (riga 26) e "chissà perché" (riga 40) l'autore sottolinea e richiama

A l'irrazionalità e la gratuità del destino di tutti gli esseri viventi
B l'incomprensibilità del mondo vuoto anche se luccicante della televisione
C lo sviluppo senza senso della storia degli uomini contrapposto alle leggi della Natura
D la strana e irreale avventura capitata a un bellissimo animale

Domanda 16

C1. Il poeta riflette sulla contraddizione che ognuno, nel corso della vita, vive e sperimenta. I due termini della contraddizione sono ben evidenti nella poesia, chiaramente divisa in due parti. Dove cominciano e dove finiscono le due parti?


A La prima va dal verso 1 al verso 11; la seconda dal verso 12 al verso 15
B La prima va dal verso 1 al verso 8; la seconda dal verso 9 al verso 15
C La prima va dal verso 1 al verso 5; la seconda dal verso 6 al verso 15
D La prima va dal verso 1 al verso 13; la seconda dal verso 14 al verso 15

Domanda 17

C2. Secondo un mito classico il sole (il dio Febo) saliva col suo carro fino al punto più alto del cielo, cioè fino all'ora del mezzogiorno (meriggio). L'immagine metaforica "sulla via del meriggio" (verso 5) sta a indicare il percorso dei giovani verso

A gli anni più belli della giovinezza
B la ricerca della felicità
C il tempo della vecchiaia
D la pienezza della vita

Domanda 18

C3. Il "la" del verso 8 a che cosa rimanda?

A Alla gioventù
B Alla via del meriggio
C Alla frusta
D Alla parabola

Domanda 19

C4. "Parabola", che fa da titolo alla poesia, è una parola polisemica, ha cioè diversi significati. Qui il termine è usato per indicare


A un racconto breve - qui tradotto in poesia - che trae dalla vita o dalla natura un insegnamento morale e anche religioso
B la traiettoria descritta da un corpo in movimento, con andamento iniziale in ascesa; tale linea, raggiunto il culmine, si volge decisamente in discesa
C un'antenna, per dire con una metafora che ciascuno di noi riceve dalla vita segnali che annunciano prima la maturità e poi la vecchiaia
D la linea ideale che sale e che, raggiunto il punto più alto, scende rapidamente; rappresenta il nostro sentire e vivere la vita

Domanda 20

C5. Qual è il senso dei versi 6-8?

A Quando si è giovani ognuno freme e vuole realizzare i propri sogni e i propri progetti
B Da giovani si vuole che il tempo passi in fretta, e così lo si incalza con impazienza
C La giovinezza passa veloce come il carro lucente del sole nel cielo
D I giovani sono sempre impazienti e vorrebbero fare tutto subito perché temono il tempo che passa

Domanda 21

C6. L'enjambement (o inarcatura) è un accorgimento retorico - proprio della poesia - che consiste nel completamento del senso di una frase o di una espressione nel verso successivo. Nella poesia ad esempio è presente

A tra i versi 2 e 3
B tra i versi 5 e 6
C tra i versi 8 e 9
D tra i versi 13 e 14

Domanda 22

C7. Qual è tra le seguenti la riscrittura dei versi 9-11 che meglio ne mantiene il senso?

A Quando si è giovani si sogna con troppa facilità. Così, quando arriva la vecchiaia, ci si accorge di avere tanto atteso e di aver atteso invano
B In gioventù si sbaglia spinti anche dalle illusioni che tali non sembrano. Il tempo non passa mai e le attese si fanno interminabili, ma i sogni sono a portata di mano
C Quando si è giovani si commettono errori e facilmente si cede alle illusioni. Eppure gli errori e le facili illusioni abbreviano il tempo e alleviano l'attesa
D In gioventù tutti sbagliano eppure il tempo ci aiuta illudendoci. Intanto gli anni passano lenti e i sogni non si realizzano nonostante i nostri sforzi

Domanda 23

C8. Al verso 12 "vòlti" significa

A con il volto che guarda in avanti
B col pensiero volto all'indietro
C con gli occhi fissi su
D con lo sguardo rivolto verso

Domanda 24

C9. L' "ombra" al verso 12 è una metafora che sta per

Risposta:

Domanda 25

C10. Quale delle seguenti frasi è una parafrasi degli ultimi due versi: "Né il numerarli ha ormai nessun valore / in sì veloce moto."?

A Gli anni della vecchiaia che non contano più precipitano velocemente verso le tenebre
B Contare gli anni in vecchiaia, quando precipitano veloci, e provare a ricordarli uno per uno è un'impresa senza senso
C Gli anni veloci della vecchiaia ci impediscono di essere lucidi e presenti a noi stessi e non ci permettono di contarli
D Contare uno per uno gli ultimi anni della nostra vita che corrono precipitosi è l'ultima illusione che ci resta

Domanda 26

D1. Alle righe 8-9 si dice: "la decisione politica divenne indispensabile". Di quale decisione si tratta?



Domanda 27

D2. Roberto Denti afferma che la fame ebbe un ruolo determinante nella sconfitta del fascismo; infatti

A i cittadini che non partecipavano direttamente alla guerra dovevano comunque arrangiarsi per sopravvivere
B la popolazione civile aveva smesso di appoggiare il governo fascista incapace di far fronte ai bisogni primari della gente
C nella lotta politica il governo fascista si serviva della fame per indebolire gli oppositori e i resistenti
D per sfamare i bambini e i ragazzi, la popolazione era disposta ad andare a lavorare in Germania

Domanda 28

D3. L'intervistatrice definisce la partecipazione dei ragazzi alla lotta partigiana in un modo che l'intervistato non condivide. Trascrivi la frase in cui Roberto Denti esprime il proprio dissenso.

Risposta:

Domanda 29

D4. Per quale ragione la Resistenza chiedeva a ragazzi-staffetta di controllare il colore delle mostrine dei soldati?


Domanda 30

D5. Individua nel testo dell'ultima domanda (righe 31-35) tre parole-chiave, centrali in tutta lintervista a Roberto Denti.


Domanda 31

D6. Nelle risposte di Roberto Denti alle domande, ciò che si dice nelle parentesi

A spiega un concetto non chiaro
B integra un'informazione
C ha funzione esortativa
D corregge un'imprecisione

Domanda 32

D7. La domanda finale dell'intervista e la relativa risposta mirano soprattutto a

A raccontare le tragedie che coinvolgono i ragazzi nei conflitti del passato e del presente
B sottolineare la funzione della letteratura per ragazzi nell'educazione alla difesa dei diritti
C sostenere che il ruolo dei ragazzi nella Resistenza è stato fondamentale
D esprimere rammarico e pessimismo davanti al ripetersi delle guerre

Domanda 33

D8. L'espressione "filo rosso" nel contesto in cui è usata nel testo (riga 33 e 46) significa:

A tema ricorrente
B legame necessario
C vincolo stringente
D confine insuperabile

Domanda 34

D9. Secondo Roberto Denti, come è possibile smuovere "la beata indifferenza dei bambini europei" nei confronti della sofferenza dei loro coetanei nel mondo?

A Insegnando ai ragazzi la storia della Resistenza
B Intervistando i testimoni delle violazioni di diritti civili
C Con la diffusione di libri di contenuto civile per ragazzi
D Con documentari televisivi di argomento storico

PARTE SECONDA

Riflessioni sulla lingua

Domanda 35

E1. Completa correttamente le parole nelle seguenti frasi

a) Non ho mai dato ai camerieri delle man superiori ai cinque euro.

b) L'inge re si recò al cantiere per il collaudo.

c) Farsi giustizia da soli è ille ittimo

d) Aver rischiato tanto è stata una vera incosc za


Domanda 36

E2. Nella frase "È un secolo che non ti vedo!" è presente una figura retorica.

Indica quale.


A Una metafora
B Una similitudine
C Una iperbole
D Una metonimia

Domanda 37

E3. Nei periodi che seguono il se introduce o una frase ipotetica o una frase interrogativa indiretta. Indica la funzione sintattica del se in ciascun periodo.

a) Non mi hanno ancora detto se vengono a cena

b) Se mi chiedessero la strada per il Duomo non saprei rispondere

c) Vogliono partire oggi, ma se non si sbrigano…

d) Volevo sapere se avesse fame o sete, ma non capivo la sua lingua

e) Possiamo parlare con calma se vieni a casa mia verso le otto

f) Gli chiese se per caso avesse sentito suonare il campanello


Domanda 38

E4. Leggi la frase che segue:

"L'antennista ha controllato i collegamenti dell'antenna con il suo decoder portatile."

In questa frase antennista è un nome di genere maschile o femminile?


A È sicuramente maschile, perché controllato è di genere maschile
B È sicuramente femminile, perché la parola antennista termina in -a
C È sicuramente femminile perché la parola di base antenna è di genere femminile
D Non si può sapere, perché L' può riferirsi sia a un nome maschile sia a un nome femminile

Domanda 39

E5. Per ciascuna delle seguenti definizioni vengono date 4 parole. Scegli la parola corrispondente alla definizione.

1. Deporre qualcuno da una carica

2. Accennare velatamente a cose o persone

3. Nascondere qualcosa per fini illeciti


Domanda 40

E6. In quale di queste frasi sono presenti tutti gli argomenti del verbo (cioè gli elementi obbligatoriamente richiesti dal verbo)

A A tutti noi dissero con molta chiarezza
B La signora prese dalla sua borsetta
C Questo problema vi riguarda tutti
D Molti dei partecipanti sono diventati

Domanda 41

E7. Il suffisso -ino nelle parole sotto elencate ha tre funzioni diverse: 1) forma un diminutivo; 2) forma un nome di mestiere (agente); 3) forma un aggettivo. Indica per ciascuna parola quale funzione ha -ino.

a) arrotino

b) bastoncino

c) spazzino

d) topolino

e) nascondino

f) marino

g) bagnino

h) settembrino


Domanda 42

E8. Identifica la frase nella quale il soggetto (sottolineato) è anche agente, e dunque 'compie l'azione' espressa dal verbo.

A Al termine del colloquio Maria ha ricevuto i complimenti di tutta la commissione d'esame.
B Finalmente mio fratello e io siamo entrati in possesso della nostra eredità.
C Sulla linea del traguardo il ciclista è stato superato in volata dal più agguerrito dei concorrenti.
D Dopo gli applausi entusiasti del pubblico il pianista concesse un ultimo bis.

Domanda 43

E9. Quale delle seguenti frasi, tutte con il verbo al congiuntivo, esprime un dubbio?

A E se lo volesse anche lui?
B Buongiorno, si accomodi qui!
C Magari trovassi un lavoro!
D Faccia pure con comodo.

Domanda 44

E10. Indica la funzione delle parole o espressioni sottolineate, scegliendo dal menù a tendina.

a) Cerca di arrivare prima del suono della campanella.

b) Cerca di arrivare prima che suoni la campanella.

c) Sei sempre in ritardo: cerca di arrivare prima!

d) Brava! Sei arrivata prima nella gara di verbi!

e) Si scoraggia alla prima difficoltà.

f) Sono arrivata prima di lui.


Domanda 45

PARTE TERZA

Completa il testo che segue, inserendo negli spazi vuoti le parole adatte (una sola per ogni spazio). Le parole devono essere appropriate dal punto di vista lessicale e sintattico ed essere coerenti con il significato complessivo del testo. Come esempio, è già stato riempito il primo spazio

PRIMA DI INCOMINCIARE, LEGGI TUTTO IL TESTO.


Tra navi e locomotive ricordando Leonardo

Museo della Scienza e della Tecnica - Milano

 

DEI MUSEI MILANESI è per numero di visitatori quello con maggior successo di pubblico. È vero che non poco contribuiscono le scolaresche agli oltre 400.000 suoi __visitatori__(es). Ed è un labirinto per ogni tipo di curiosità scientifica, a iniziare dalla ricostruzione delle macchine di Leonardo Da Vinci, attraverso la bottega dell'orologiaio e giungendo alla moderna, con alcune autentiche meraviglie che meritano l' anche dell'inesperto. Le locomotive a vapore sono commoventi, ancor di più i pezzi interi di navi smontate, consentono ai milanesi di sentirsi più vicini al . Di recente è approdato lì anche il sommergibile Toti, tecnicamente un vero e sottomarino. Forze di mare e forze d' , dove la collezione di aeromobili e bellici è altrettanto stimolante. È un percorso il sapere, la tecnica e la tecnologia fino ai nostri. Fu fortemente voluto da Guido Ucelli, ingegnere industriale con passione per le archeologiche, che lo portarono a ritrovare le navi romane nel lago di Nemi. Gli edifici, che erano stati bombardati durante la guerra, ebbero così la fortuna di una ricostruzione e di un restauro che recuperò gran parte del chiostro degli Olivetani, nonché la bella facciata della chiesa di San Vittore, progettata dallo stesso Alessi al quale si deve palazzo Marino.

 

(Tratto e adattato da: Philippe Daverio, La buona strada, 127 passeggiate d'autore a Milano, in Lombardia e dintorni, Milano, RCS Libri S.p.A., 2015)




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