Diario di un insegnante (un paio di secondi di pazienza per caricare i filmati)
Una scuola inclusiva, dove “inclusiva” non sia solo uno slogan. Una scuola (primaria o secondaria di primo grado) che ha classi dove si concentrano allievi di origine straniera e classi con pochi stranieri ha già FALLITO (qualsiasi sia il motivo di questa situazione!). Il tessuto sociale di una comunità, di una città, si costruisce qui. Molte amicizie nascono a scuola. Se nella stessa classe ci sono ragazzi di origine straniera e ragazzi italiani, probabilmente fra loro diventeranno amici, e saranno molto più improbabili fenomeni di intolleranza come quelli segnalati nei quartieri delle nostre città.
@ Smartphone-dipendenti: il nuovo (inquietante) video di Moby. Dopo aver avviato il video cliccare su "a tutto schermo" (in basso a destra).
Moda. Non ho molta simpatia per le “mode” scolastiche, che cambiano a secondo dei periodi, dei governi, delle scuole. Cosa è veramente valido e non è una moda? Il movimento Evidence Based Education prende in considerazione centinaia di ricerche (soprattutto in campo anglosassone) per verificare se nell’insegnamento esistano dei punti fermi dai quali partire, senza dover ogni volta “scoprire l’acqua calda”. I risultati sono interessanti e spesso sorprendenti e fanno piazza pulita di mode e facilonerie.
Riportiamo qui, col permesso dell'autore, l’intervento di Antonio Calvani al convegno Ememitalia 2016 (durata: 18 minuti), e l'intervento di Roberto Trinchero (durata: 15 minuti). Per un approfondimento: "Apprendimento visibile, insegnamento efficace", 31 ago 2016, John Hattie, Ed.Erikson; "Come fare una lezione efficace", 27 mar 2014, Antonio Calvani, Carocci Editore. Dopo aver avviato il video cliccare su "a tutto schermo" (in basso a destra).
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@ Il grande violinista Joshua Bell travestito da musicista da strada, ha tenuto un'insolita performance nel metrò. Nei primi tre minuti sono passate 63 persone davanti al virtuoso, praticamente quasi ignorandolo. Ma, mezzo minuto dopo, è scattato il primo obolo. Sei minuti dopo l'inizio del pezzo qualcuno si è fermato... continua>
Il valore della classe. Ogni ragazzo dovrebbe essere soddisfatto di sé, avere autostima: avere una visione positiva del mondo, essere “contento”. Per questo penso che tutti dovrebbero “primeggiare” in qualcosa. Ai miei tempi erano le biglie e la collezione di francobolli, poi la collezione delle lattine di birra e delle tessere telefoniche, ancora skate e videogiochi e mille altre cose. La scuola deve proporre anche attività dove gli allievi possano esprimersi al meglio. Nessuno va a scuola volentieri sapendo di essere “ultimo”. continua>
@ Dedicato allo staff. Una società italiana ed una giapponese decisero di sfidarsi annualmente in una gara di canoa, con equipaggio di otto uomini. Entrambe le squadre si allenarono e quando arrivò il giorno della gara... continua>
L'orario. Molti sottovalutino l’importanza di un buon orario scolastico settimanale. L’orario non solo influenza l’insegnamento delle singole discipline, ma è determinante nella costruzione della classe. Molti “casi” di classi o allievi in realtà sono “casi” di cattivo orario. Un buon orario ha delle “regole scritte”, non è lasciato al caso o all’intuizione personale.
@ Una pubblicità televisiva mostra uno stuntman in spaccata tra due tir, in rete ne è apparsa una divertente parodia. Dopo aver avviato il video cliccare su "a tutto schermo" (in basso a destra).
Compiti a casa. Secondo uno studio Ocse-Pisa in Finlandia (considerata la miglior scuola del mondo) i ragazzi passano meno di 3 ore alla settimana sui compiti a casa, mentre in Italia passano 9 ore. continua>
@ Sono usciti i risultati di un sondaggio effettuato per conto della FAO. La domanda era: "Per piacere, dica onestamente qual è la sua opinione su... continua>