Spettacolo comico - emozionante - commovente - di immagini suggestive - di musica e movimento. Parliamo della solitudine dell'uomo svelandone il suo lato tragicomico.
In
scena due donne, vicine di casa che si conoscono di vista da anni ma
che, come sempre accade nei condomini, limitano la comunicazione al
minimo consentito dal torpore della monotonia giornaliera.
La quotidianità del risveglio domestico, del lavoro, espresse
dalla ripetitività delle parole e dei gesti, ma anche le fantasie
e i sogni inespressi di viaggi in terre lontane. È Carlotta ad
avvicinare Amelia il 30 dicembre di un qualsiasi anno e sullo sfondo,
ineluttabile, il tragicomico rituale del doversi divertire a tutti i
costi la notte del 31. È la solitudine che spinge le due donne
a trascorrere due giorni in cui emergeranno i bisogni e i desideri più
profondi e mai svelati di ognuna. Durante questo incontro si porranno
domande universali a cui tenteranno goffamente e ingenuamente di rispondere.
In questo lento processo alla scoperta di sé, del proprio slancio
vitale finora inespresso, i due personaggi capiscono l'importanza della
libertà del proprio essere e decidono di non lasciarsi più
soggiogare dalla dinamica degli eventi ma di agire attivamente con una
propria volontà e con rinnovata coscienza trovando la loro forza
nella fede e nell'apertura verso il mondo.
Un volo finale, simbolo dell'essere liberi senza fuga e senza denuncia.
"Amazzoni" basa la sua forza sull'originalità del testo e sul
dinamismo, ben espresso da Carlotta e Amelia per tutto il corso dello
spettacolo, che alterna momenti di notevole tensione emotiva ad altri
di esilarante comicità, spensieratezza e subitanea creatività.
Anche le musiche, taglienti e ritmate, sottolineano la sensazione di
tragicomico isolamento in cui è immersa la vita delle due donne
prima della conoscenza-catarsi.