ATLAS narrativa scolastica
UN CANE, UN FIORE, UN EXTRATERRESTRE... GUARDANO
giochiamo alla tolleranza
di Claudio Engheben
Presentazione
La maturazione personale dei ragazzi, così come la loro crescita sociale, passa attraverso la sperimentazione della diversità. Fino a poco tempo fa la scuola, specialmente quella dell'obbligo, e il quartiere univano individui diversi per età, condizione sociale, capacità. La società d'oggi non offre più molte di queste opportunità: i giovani, spesso figli unici, frequentano amici che praticano le stesse attività e gli stessi sport, e che generalmente hanno la stessa età. Anche la scuola, sempre più, va verso la formazione di classi al loro interno omogenee. È importante che i ragazzi abbiano il senso dell'appartenenza ad un gruppo in quanto ciò li aiuta ad autodefinirsi, ma questo deve andare di pari passo con la sperimentazione della diversità, pena la nascita di un individuo poco equilibrato, con una sicurezza apparente, non preparato ad affrontare con elasticità le nuove situazioni. Anche nel campo sociale gli effetti diventeranno sempre più rilevanti: la coesione sociale, orfana del suo miglior ammortizzatore, lascerà sempre più spazio al conflitto.
A poco serve sostituire questa mancanza con l'informazione: sottolineare che esistono i "diversi" (non necessariamente minoranze), proporre nozioni, grafici, tabelle. Niente può sostituire l'esperienza diretta; noi proponiamo la soluzione che vi si avvicina di più: la sperimentazione virtuale della diversità. Presentiamo una serie di brani che favoriscono l'immedesimazione nell'altro, che sviluppano una capacità di empatia, dove il lettore non osserva gli altri, i diversi, ma si mette nei loro panni e osserva i "normali". Normali osservati da un cane, da un fiore, da un extraterrestre, da un malato, da un bambino...
L'adottare un punto di vista diverso dal nostro abituale è un sicuro antidoto all'intolleranza, ma non sempre è facile da applicare; bisogna avere fantasia. Proponiamo allora la rubrica Per giocare dove l'allievo può esercitare la propria fantasia nei giochi di movimento, di simulazione, di grafica, di animazione teatrale... Nei giochi proposti gli allievi possono sperimentare che la medesima realtà può essere osservata da diversi punti di vista.
Il libro è diviso in cinque sezioni; ognuna propone dei brani introduttivi di lunghezza media, un brano lungo per approfondire le tematiche ed un brano finale breve che dà modo di iniziare il lavoro di riflessione durante la lezione stessa. I testi non sono accompagnati da schede di comprensione: la lettura deve essere piacevole e gratuita, non deve istaurarsi il meccanismo "Devo stare attento a... perché dopo mi chiederanno...", altrimenti la lettura sarà falsata. La troppa analiticità toglie il gusto della lettura e finisce per allontanarne i ragazzi.
Per ogni sezione vengono proposte quattro rubriche. Le esercitazioni presenti in queste prendono spunto da brevi testi appositamente scelti, non dalle letture principali. Spesso sono i ragazzi che dopo queste attività tornano e rimettono in gioco i brani principali. L'insegnante favorirà questo processo, ma non deve esserne l'iniziatore, interverrà non per "tormentare" gli allievi con le schede, ma come la persona competente che li può aiutare.
Le modalità di presentazione della narrativa sono importanti. Trovo angusta l'ora settimanale, dopo sette giorni i ragazzi hanno "perso le puntate precedenti", non sono entrati nella storia. In definitiva quei ragazzi che a casa, in un giorno, sono capaci di leggere un libro della loro collana preferita, a scuola finiscono per girare svogliatamente le pagine. È importante concentrare la lettura di un romanzo in un tempo delimitato, ad esempio all'inizio dell'anno scolastico, ma anche i racconti non vanno troppo diluiti. Per questo libro proponiamo circa 4 ore di attività settimanale. Alla lettura (consigliata anche quella ad alta voce da parte dell'insegnante) seguiranno le attività delle rubriche, queste coinvolgono fantasia, sentimenti, intelligenza, divertimento.
Man mano che si procede i brani del libro (e le esercitazioni) si spostano gradualmente dal fantastico, al verosimile, al reale; le attività coinvolgono gli allievi in una scrittura creativa che collega e integra immaginario e realtà. È importante che il lavoro, sia le letture che le attività delle rubriche, siano svolte in classe; peraltro la rubrica Per riflettere può integrare la normale antologia di classe, solitamente orientata più alla comprensione che alla composizione.
Della rubrica Per giocare abbiamo già detto, ecco le altre. Per continuare presenta un libro di narrativa per approfondire alcune tematiche della sezione. La presentazione è breve perché deve incuriosire, non spiegare. Non si è ritenuto opportuno dare una bibliografia più ampia che probabilmente ne avrebbe solo scoraggiato la lettura; meglio pochi libri, di buon livello, scelti con attenzione, per quanto ovviamente con criteri personali.
Per riflettere presenta precise proposte operative che prendendo spunto da un testo e giocando con esso si propongono di educare alla tolleranza. Gli esercizi linguistici della sezione sono tutti di tipo compositivo. I brani presentati in questa sezione proprio per questo sono più facili: i ragazzi li devono usare, smontare, integrare, continuare, usare come modelli.
Per discutere Il compito della rubrica è quello di aiutare l'insegnate nella fase iniziale della discussione (la più difficile); successivamente l'insegnante può allargare il dibattito seguendo l'umore e l'interesse degli allievi. Proprio per questo i temi sono aperti, possono prendere diversi indirizzi e possono, se l'iniziativa viene dagli allievi, ricollegarsi ai brani principali. Torna all'inizio del documento Home Indice Prof Indice Allievi
Torna all'inizio del documento